Nel mese di giugno 2020, con effetto retroattivo dal 24 febbraio, Italia e Svizzera hanno sottoscritto un accordo amichevole secondo cui il telelavoro svolto in Italia dai frontalieri è considerato, ai fini fiscali, come se fosse svolto in Svizzera. Tale accordo deroga al regime ordinario, secondo cui invece i frontalieri devono pagare le imposte in Italia sul reddito derivante dal lavoro svolto da casa in regime di “smart-working”.
La validità dell’accordo è subordinata all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, ed è pertanto tuttora in vigore senza una precisa scadenza.
Si segnala che quando l’emergenza sanitaria finirà (in assenza di ulteriori futuri accordi specifici) l’utilizzo del telelavoro porterà all’applicazione dell’ordinario trattamento fiscale sia per il datore di lavoro che per il dipendente frontaliere.